L’impegno di doMos Basilicata nella ricerca scientifica:
la Fondazione GITIL Onlus



Il 5 maggio 2008, a Bergamo, doMos Basilicata ha partecipato, con altre associazioni a carattere nazionale e con numerosi e qualificati Centri trapianto di cellule staminali d’Italia alla costituzione della Fondazione GITIL Onlus.

La Fondazione si occuperà essenzialmente di ricerca scientifica, in generale nel settore delle malattie correlate all’ematologia con particolare attenzione alle malattie linfoproliferative.

Tra i promotori della Fondazione GITIL (Gruppo Italiano Terapie Innovative dei Linfomi), che ha la sua sede a Torino, citiamo il Prof. Corrado Tarella (Divisione di Ematologia dell’Università di Torino), il Prof. Attilio Olivieri (Direttore del Centro trapianto di cellule staminali di Potenza), il prof. Pietro Leoni (direttore della Clinica di Ematologia dell’Università Politecnica delle Marche), il prof. Giorgio La Nasa (Centro di Ematologia dell’ospedale di Cagliari), oltre ai centri di Milano (San Raffaele e Istituto Tumori), Bergamo, Verona, Padova, Bolzano, Roma San Camillo, Palermo e Catania.

La Fondazione intende favorire forme di collaborazione con analoghi organismi internazionali, verso i quali si configura come interlocutore d’elezione; organizzare e migliorare i servizi per la diagnosi delle malattie linfoproliferative e di altre patologie correlate all’Ematologia.

Il GITIL si prefigge lo scopo di contribuire - direttamente o in collaborazione con università, strutture sanitarie pubbliche e/o private, altri enti di ricerca ed altre fondazioni o associazioni o il settore privato – alla promozione e allo sviluppo della ricerca medica, con specifica attenzione ai risvolti applicativi e, in quanto attività direttamente connesse, alla prevenzione delle malattie sopra indicate ed alla educazione sanitaria della popolazione tutta.

Questi obiettivi saranno raggiunti concretamente attraverso la realizzazione di:
Insomma un progetto ambizioso a cui doMos Basilicata spera di dare un contributo prezioso in favore dei pazienti ematologici lucani.